Ikigai Mentoring

A chi? 

Il percorso è rivolto a tutti i sognatori, a tutte le menti espanse, ai ribelli, agli scettici, ai creativi, agli appassionati della vita e ai timorosi della morte, ai confusi e a chi ha grandi obiettivi, a tutti coloro che soffrono per qualcosa e a tutti coloro che desiderano la felicità, consapevoli che sono due facce della stessa medaglia. 

L’ikigai traduce il concetto platonico di aretè che significa virtù, ovvero la capacità di esprimere vivendo la missione della propria anima e cioè fare ciò che si deve fare (non che ti hanno detto di fare) in un senso cosmico e profondo.

L’ikigai è ciò per cui sei venuto ed esprime le tue doti e i tuoi talenti. Se l’universo ti ha dato un compito ti ha dato anche doti e talenti per farlo. Quando fai ciò che si deve lo fai senza sforzo.

Di tutto si insegna a scuola senza insegnare a perseguire il proprio ikigai. Molto spesso da ragazzi ci ritroviamo a fare delle scelte universitarie o altre scelte dovute a calcoli mentali aiutati da genitori con lo scopo di fare qualcosa per guadagnarsi da vivere e per legarci ad una società senza considerare i propri talenti, le passioni o i propri avi.

Questi ultimi ad esempio per gli sciamani, così come per Jung, non sono individui vissuti prima di te e separati da te. Per comprendere questo devi destrutturare il paradigma dell’individualità e del tempo che per i buddisti è cittamaya, illusione della coscienza, perché tutto accade adesso, simultaneamente.

Nella nostra civiltà moderna abbiamo confuso la persona, la maschera con l’essere reale e siamo totalmente identificati nel personaggio che recitiamo. La maschera è limitata, limitante e transitoria ed esprime una parte del tutto. Passare tutta la vita tra le catene dell’io è limitante.

Il percorso dell’ikigai ti porta fuori da questa condizione perché comporta l’uscita dall’io e dai suoi condizionamenti. E’ lontano anche dai vari percorsi di coaching che suggeriscono aspetti motivazionali, di stima e credenze in te. Scopri il tuo ikigai e lui agisce solo quando accetti di uscire dai limiti dell’io e per farlo devi fare l’operazione opposta a quella dell’autostima.

Per trovare l’ikigai, devi morire e rinascere in vita, devi compiere un rito di passaggio, un rituale sciamanico.

Lo strumento chiave è il surrender che è abbandonarsi, svanire, sparire e questo fa si che tu diventi Natura, totalmente Natura e allora dissolvi il tuo karma e qualsiasi forza tenti di colpirti non ti trova, ti attraversa e trova il cuore della Madre e da lì riceve una risposta forte quanto lo è la Grande Madre.

Tu non ci sei più o sei semplicemente un canale, vuoto. Questa condizione fa sorgere l’ikigai, perché ciò che devi tu non lo devi a te o agli altri o al sistema ma all’anima del mondo, alla Grande Madre. È da lì che provieni perché è chiaro che sei un prodotto della Natura, quella stessa Natura che è fecondata dallo Spirito e senza non ci saresti ed è lì che trovi il tuo significato. 

Scoprire il tuo ikigai non è arrivare dove non sei ancora arrivato ma liberarti da tutti i falsi paradigmi, credenze, calcoli mentali che si sono accumulati nel corso degli anni.